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Incastonati in vari punti delle mura abbaziali sono molti bassorilievi di epoca romana e medievale, usati come materiale di reimpiego. Tra questi il più iconico è quello funerario della 'matrona romana', del II – I sec. a.C., inserito nella parte bassa del Campanile, mentre il portale d’ingresso alla seconda cinta muraria, incastona alcuni bassorilievi di tipo zoomorfo che richiamano i bestiari medioevali. Questi facevano parte del portale principale della primitiva chiesa del Santissimo Salvatore, edificata da San Guglielmo. Proseguendo sulla destra del monastero femminile, vi è un elegante bassorilievo con intera figura umana. Numerosi altri preziosi pezzi di reimpiego sono nella Torre Febronia. Se non riesci a trovarli tutti, puoi vederli proiettati nell'area multimediale, altri sono nel Museo.

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