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Il cammino di Guglielmo

Dalle montagne d’Irpinia all’imbarco per la Terra Santa, alla scoperta di abbazie, santuari, cattedrali, castelli, grotte, fiumi e laghi


Il “Cammino” ripercorre le tappe del giovane pellegrino Guglielmo che visse prevalentemente in Campania, Basilicata e Puglia fondando in Irpinia le Abbazie di Montevergine e del Goleto e in Basilicata la Badia di Santa Maria di Pierno. 
Guglielmo ha camminato giovanissimo (non ancora santo) lungo le vie dei pellegrinaggi europei, la Giacobea, la Francigena e poi l’Appia; santo è divenuto dopo la sua morte avvenuta al Goleto il 24 giugno del 1142. Ecco perché il “Cammino di Guglielmo” e non di San Guglielmo… 
Un gruppo di appassionati, che dal 2012 ha iniziato a camminare alla ricerca dei luoghi guglielmini, ha lavorato nel 2023 sui 320 km. dell’intero itinerario storico-religioso; attraverso i viaggi effettuati sono state raccolte adesioni al protocollo d’intesa, stabilite proficue relazioni con amministrazioni e associazioni, registrate le tracce gpx  oltre ad aver effettuato approfondite riprese da drone e fotografiche. 
Il Cammino attraversa 3 regioni (Campania, Basilicata e Puglia) in 15 tappe per complessivi 320 km.; coinvolge oltre 30 comuni e 4 enti parco: il Parco regionale del Partenio e il Parco regionale dei Monti Picentini, in Irpinia; il Parco del Vulture, in Basilicata, e il Parco naturale regionale del fiume Ofanto, in Puglia.
Si snoda lungo i luoghi legati a Guglielmo, in primis le abbazie fondate (e costruite con le proprie mani) in Irpinia: l’Abbazia di Montevergine e l’Abbazia del Goleto; quindi, i siti religiosi legati alle fondazioni guglielmine:  l’Eremo di S. Maria della Valle (detto anche di S. Guglielmo) a Chiusano di S. Domenico (Av), la Badia di S. Maria di Pierno presso San Fele (Pz) e il monastero di S. Bartolomeo a Melfi (Pz).
Inoltre, tocca alcuni luoghi significativi legati all’eremitaggio e ai miracoli di Guglielmo: la grotta dell’apparizione sul lago Laceno, il monte Serico sopra la fiumara di Atella, il monte Crugname e la chiesa rupestre di Santa Margherita a Melfi dov’è l’unico affresco coevo che rappresenta Guglielmo; infine, a Venosa, si riscoprono le tracce del monastero fondato dalla beata Agnese a seguito della conversione miracolosa da parte di Guglielmo. 
L’arrivo è alla Basilica del Santo Sepolcro di Barletta, porto di imbarco per la Terra Santa, meta agognata dal giovane Guglielmo.

Per approfondimenti visita il sito del Cammino di Guglielmo

Le tappe del Cammino di Guglielmo Le tappe del Cammino di Guglielmo