Informativa

Questo sito utilizza cookie esclusivamente per finalità tecniche e non impiega cookie di profilazione come specificato nella cookie policy.
Puoi acconsentire all'utilizzo dei cookie cliccando sul pulsante "Accetta". Chiudendo questa informativa, continui senza accettare.

Il bassorilievo trafugato

La scultura a bassorilievo, risalente al XIII secolo, in pietra calcarea locale, alta 90 cm e di larghezza 50 cm, e di spessore 12 cm circa, fu trafugata dall'Abbazia del Goleto nel 1990. Raffigura una delle poche immagini del Santo. 
Alcune foto ce la mostrano incastonata nella facciata d’ingresso dell’Abbazia, a circa 4 metri di altezza rispetto al viale di accesso. A seguito del terremoto del 1980, asportata dalle murature,  fu esposta nel laboratorio mobile di restauro allestito in quegli anni nell’Abbazia.
Successivamente, durante i lavori della prima campagna di restauri (1985-1990 ca.), fu trafugata. Ad oggi non è stata ritrovata.
  
L'opera è tipicamente duecentesca, fortemente schiacciata da sembrare un bassorilievo. L'autore della scultura sembra essere riferibile al Maestro Orso, abile artigiano e scultore vissuto nella prima metà del XII secolo. L'artista non ha qui respinto la tradizione plastica bizantina, in particolar modo nella fissità dello sguardo; i primi accenni verso un nuovo sentire sono da ricercare nel leggero movimento della tonaca del santo. L'autore ha voluto rappresentare in quest'opera San Guglielmo da Vercelli, quale fondatore dell'Abbazia del Goleto, splendido monastero del XII sec. situato in Irpinia alle sorgenti dell’Ofanto.

Nel 2024 la start-up ‘3D RAP’, che ha sede in Irpinia, a Mercogliano (Av), avvalendosi della consulenza dell'Associazione ‘Irpinia 7X’ e dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, utilizzando le poche immagini ritrovate e lavorandole con tecnologia di stampa 3D (Polymodelling), ha ricostruito la lastra nella dimensione originaria con speciali polimeri.

Con la recente collocazione nell’area museale si lancia un appello ai visitatori nel prestare attenzione all’oggetto e favorirne così un’auspicabile ritrovamento.    

Aiutami a tornare al Goleto!
Se mi avvisti da qualche parte avvisa subito il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli al numero: +390815568291

Bassorilievo sulla facciata dell'abbazia Bassorilievo sulla facciata dell'abbazia

Il processo di ricostruzione in 3D

L'obiettivo di questo progetto era restituire alla comunità irpina la storica scultura medievale di San Guglielmo, un'opera d'arte e un simbolo culturale significativo. Questo lavoro è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra l'associazione Irpinia 7X, l'Accademia di Belle Arti di Napoli e l'azienda 3DRap.

Metodologia

Fase 1: Studio Iniziale

Il progetto ha presentato fin dall'inizio numerose sfide, principalmente dovute alla scarsità di fotografie disponibili della scultura originale. Per superare questo ostacolo, ho dedicato tempo a un accurato studio delle ombre e delle poche immagini esistenti, al fine di ottenere una riproduzione plastica accurata della scultura. Questa fase è stata cruciale per comprendere meglio le forme e le proporzioni dell'opera.

Fase 2: Test e Sperimentazioni

In questa fase, ho effettuato diversi test per determinare il metodo di lavoro più efficace. Dopo una serie di tentativi, ho scelto di utilizzare la tecnica del Polymodelling, che mi ha permesso di ottenere un risultato il più simile possibile all'originale. Un'attenzione particolare è stata dedicata alla topologia della mesh, per evitare complicazioni durante la fase di stampa 3D.

Fase 3: Preparazione per la Stampa 3D

Questa fase ha richiesto un attento studio del modello per individuare il miglior schema di taglio, necessario per adattarlo alle dimensioni del piano di stampa. La precisione in questa fase è stata fondamentale per garantire che ogni parte della scultura potesse essere stampata correttamente e poi assemblata senza difficoltà.

Collaborazione e Supporto

Questo progetto non sarebbe stato possibile senza il supporto dell'Accademia di Belle Arti di Napoli. In particolare, vorrei ringraziare il professore Nello Antonio Valentino che è stato contattato da Mario Marciano dell’Associazione Irpinia 7x al fine di avviare questa per proporre questo lavoro. Ho realizzato il modello 3D e l'ho tagliato per la stampa, mentre l'azienda 3D RAP si è occupata della realizzazione fisica della scultura stampandola con speciali polimeri.

Riflessioni Personali

Lavorare su questo progetto mi ha permesso di sviluppare nuove competenze tecniche e artistiche, e mi ha dato l'opportunità di contribuire alla conservazione del patrimonio culturale della comunità irpina. La sfida di riprodurre una scultura medievale con mezzi moderni è stata stimolante e gratificante, e mi ha insegnato l'importanza della precisione e della pazienza nel processo creativo. Sono grato all'Accademia di Belle Arti di Napoli, al professore Nello Antonio Valentino e all'Associazione Irpinia 7X per l'opportunità datami e all'azienda 3DRAP per il confronto utile alla realizzazione della scultura.

(dalla Relazione a cura dell'autore METTA BORRIELLO)