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Montevergine

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Il Santuario di Montevergine sorge nel cuore dell’Irpinia. A 1.263 metri di altitudine, domina la valle del fiume Sabato. È un luogo di profonda spiritualità, da secoli meta di pellegrinaggi.
La storia di Montevergine è legata a Guglielmo da Vercelli che la fondò e costruì con le sue mani nel 1124, 900 anni fa. A Guglielmo si deve la costruzione di una chiesa dedicata al culto della Madonna, ancora oggi meta di pellegrinaggio, e la fondazione della congregazione verginiana.  
L’Abbazia di Montevergine è raggiungibile a piedi (da Mercogliano o da Ospedaletto, attraverso il sentiero devozionale della Juta (coincide col Cammino di Guglielmo);  una strada carrabile, con stretti e numerosi tronanti, collega l’abbazia con l’uscita autostradale Avellino ovest, sulla A3 Napoli-Bari.
Consigliamo di salirvi con la bella funicolare, costruita nel 1926 e inaugurata nel 1956; in soli 1.670 metri di lunghezza copre un dislivello di ben 734 metri, con un'inclinazione compresa fra i 43 e i 63 gradi. Si parte dal centro di Mercogliano e in 7 minuti raggiunge l’abbazia tra castagneti e spuntoni calcarei, con magnifici scorci panoramici sulla vallata e sull'abbazia di Loreto.

Relazione con il Santo Guglielmo e i suoi miracoli

Dalla ‘Legenda della vita del Santo’ apprendiamo che il giovane Guglielmo, dopo essere giunto in Irpinia e fermato presso Atripalda (Av), nel 1118 salì sul monte sovrastante Mercogliano (Av), eleggendolo a luogo ideale per condurre una vita solitaria e farne un rifugio di pace e spiritualità. Qui, in prossimità di una sorgente e delle rovine di un tempio della dea pagana Cibele, Guglielmo costruì una piccola cappella dedicata a Maria Vergine; presso questa cappella san Guglielmo stabilì la sua dimora. Presto la sua fama si diffuse nella zona e molti accorsero a visitare il santo anacoreta. Attorno a lui, sul Monte della Vergine, si formò una comunità di cercatori di Dio, ai quali Guglielmo dette una Regola di vita ispirandosi alla ‘Regula monasteriorum’ di san Benedetto. La Congregazione dei Monaci di Montevergine si diffuse rapidamente nell’Italia meridionale. Prese quindi vita il Santuario mariano più vasto e importante del Sud-Italia dove si venera tuttora la ‘Madonna di Montevergine’ o ‘Mamma Schiavona’.  
Montevergine è riportata molte volte nella ‘Legenda’; vi sono narrati anche alcuni miracoli. Seguono i titoli dei paragrafi riportati in ‘Episodi della vita di San Guglielmo’, opera di Giovanni Mongelli O.S.B.:  L’orso che intorbida l’acqua’, ‘Costruzione della prima chiesa’, ‘L’episodio del ligure Gualtiero’, ‘La leggenda delle colombe’, ’La guarigione di una donna muta’, e – sicuramente l’episodio più famoso –: ‘La leggenda del lupo e dell’asinello’.